antonio_filigno
  • Portfolio
  • Pubblicazioni
  • Contatti

L’importanza del colore nel design di un marchio.

Pubblicato da antonio_filigno il 8 Agosto 20158 Agosto 2015

[vc_row][vc_column][vc_column_text disable_pattern=”true” align=”left” margin_bottom=”0″]

Un qualsiasi oggetto viene riconosciuto in parte per la sua forma e in parte per i suoi colori. Ogni cosa ha un proprio colore, anche se noi non riusciamo a coglierne integralmente ogni varietà cromatica. Senza approfondire inutilmente il discorso entrando nella fisica e nella chimica, esistono 3 colori fondamentali: il rosso magenta, il blu e il giallo. Questi sono detti colori Primari. Mescolando tra loro due colori primari si ottiene un colore Secondario: arancio, verde e viola. Ogni altra combinazione da origine alla quantità infinita di colori che la natura ci offre. Questa visione fa parte del nostro vivere quotidiano al punto che non ce ne rendiamo nemmeno più conto. I colori però, possono indurre una quantità di effetti sulla psiche dell’uomo. La mente umana infatti è “cablata” per rispondere ai colori, decodificandoli e trasformandoli in messaggi. Ogni colore ha un fascino misterioso, un significato psicologico e fisiologico. Infatti la cromoterapia è un metodo terapeutico che usa i differenti colori per fare in modo che le “vibrazioni”, possano penetrare nell’organismo a varie profondità causando variazioni biochimiche nelle cellule e nel sangue. Ad esempio, le tonalità di colore nella regione rossa dello spettro dei colori sono chiamate “calde” e contengono rosso, arancio e giallo. Queste inducono emozioni che vanno da sensazioni di calore e comfort a sentimenti di rabbia e ostilità. Le tonalità sul lato blu dello spettro sono dette “fredde” e comprendono blu, viola e verde. Questi colori sono spesso associati alla calma, la tranquillità, rigore, ma possono anche richiamare sentimenti di dolore o apatia. Nella progettazione grafica di un marchio è fondamentale avere un approccio che tenga conto di regole basilari, come l’equilibrio delle forme, il lettering e la corrispondenza dei colori, il significato e le sensazioni che essi trasmettono. Spesso la scelta dei colori è dettata da gusti personali se non addirittura abbandonata al caso. In realtà il colore è un elemento che può dare ulteriore slancio alla forza comunicativa di un marchio rendendolo memorabile e identificabile della mission dell’azienda. Il cervello reagisce molto più velocemente alla vista di un colore che alla lettura di una sola parola. Ovviamente un buon marchio deve funzionare già in bianco e nero prima di essere declinato a colori. Qui di seguito sono riportati gli effetti e le sensazioni che ciascun colore trasmette all’uomo.

Nero: autorità e potere, stabilità e forza;
Bianco: purezza, pulizia, neutralità e pace;
Rosso: attenzione, energia, movimento ed emozione;
Blu: calma, determinazione, affidabilità, saggezza e fedeltà;
Verde: crescita, natura, denaro, buona fortuna, generosità e fertilità;
Giallo: risate, allegria, ottimismo, può accelerare il metabolismo;
Orange: divertimento, allegria, energia, ambizione, creatività;
Viola: regalità, ricchezza, prosperità e raffinatezza;

[/vc_column_text][mk_swipe_slideshow images=”6785,6780,6781,6782,6783,6784,6786″ image_width=”1140″ image_height=”450″ direction=”horizontal” animation_speed=”700″ slideshow_speed=”7000″ direction_nav=”true”][/vc_column][/vc_row]

Categorie: Logoriflessioni
Tag: designgraphicLogomarchiorebranding

0 commenti

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Recent Articles
  • Logo SICILIA. L’incapacità cronica italiana di comunicare il territorio. 27 Giugno 2020
  • Questione di carattere: il Baskerville. 5 Febbraio 2020
  • Nasce Franciscus. Il primo font digitale della Chiesa. 30 Gennaio 2020
  • Brand naming. Quando l’intuito batte la ragione. 21 Gennaio 2020
  • Questione di carattere: il Gotham. 18 Gennaio 2020
  • Ansia da portfolio? Ecco qualche consiglio. 13 Dicembre 2019
  • Questione di carattere: Blogger Sans. 18 Dicembre 2018
  • Marchio Milano-Cortina 2026. Un po’ di sano campanilismo. 4 Dicembre 2018
  • Attualità di un classico: «Voi scambiate la tecnica per creatività». Quando Bill Bernbach si dimise da Grey Adv. 8 Novembre 2018
  • IL BRIEF. Croce e delizia di creativi e clienti. 4 Novembre 2018
  • Adv Uliveto. Il razzismo è negli occhi di chi guarda. 21 Ottobre 2018
  • Nuovo spot Buondì Motta. Il risveglio dei morti di sonno. 24 Settembre 2018
  • Loghi e font calligrafici. La genuinità e il “carattere” della scrittura manuale. 20 Settembre 2018
  • Questione di carattere: il Myriad. 17 Settembre 2018
  • Questione di carattere: il Futura. 12 Settembre 2018
Commenti recenti
  • Stefano su Torino FC. Lo stemma degli anni ’80 votato il migliore al mondo.
  • Francesco Spighi su Logo SICILIA. L’incapacità cronica italiana di comunicare il territorio.
  • antonio_filigno su Logo SICILIA. L’incapacità cronica italiana di comunicare il territorio.
  • Francesco su Logo SICILIA. L’incapacità cronica italiana di comunicare il territorio.
  • Eletta Rotolo su Torino FC. Lo stemma degli anni ’80 votato il migliore al mondo.
Articoli recenti
  • Logo SICILIA. L’incapacità cronica italiana di comunicare il territorio.
  • Questione di carattere: il Baskerville.
  • Nasce Franciscus. Il primo font digitale della Chiesa.
  • Brand naming. Quando l’intuito batte la ragione.
  • Questione di carattere: il Gotham.
Commenti recenti
  • Stefano su Torino FC. Lo stemma degli anni ’80 votato il migliore al mondo.
  • Francesco Spighi su Logo SICILIA. L’incapacità cronica italiana di comunicare il territorio.
  • antonio_filigno su Logo SICILIA. L’incapacità cronica italiana di comunicare il territorio.
  • Francesco su Logo SICILIA. L’incapacità cronica italiana di comunicare il territorio.
  • Eletta Rotolo su Torino FC. Lo stemma degli anni ’80 votato il migliore al mondo.
Cerca nel sito
POPULAR POSTS
  • Logo SICILIA. L’incapacità cronica italiana di comunicare il territorio.
  • Questione di carattere: il Baskerville.
  • Nasce Franciscus. Il primo font digitale della Chiesa.
  • Brand naming. Quando l’intuito batte la ragione.
  • Questione di carattere: il Gotham.
Antonio Filigno
Graphic designer
TORINO - Italy
antonio@antoniofiligno.com

Articoli correlati

comunicazione

Brand naming. Quando l’intuito batte la ragione.

Il processo di costruzione dell’immagine di un brand è assai complesso e articolato. Richiede duro lavoro di marketing e comunicazione, anche per ciò che attiene la scelta del nome, un passaggio delicato che oltre a costituire Leggi tutto…

Articles

Ansia da portfolio? Ecco qualche consiglio.

[vc_row][vc_column][vc_column_text margin_bottom=”10″] Era tempo che non mettevo mano ai miei lavori, al sito web e alla presentazione. Nella miglior tradizione del calzolaio che va in giro con le scarpe bucate, non avevo mai il tempo Leggi tutto…

Articles

Marchio Milano-Cortina 2026. Un po’ di sano campanilismo.

Quando ormai sembrava spenta l’eco della polemica sulle candidature italiane alle Olimpiadi Invernali del 2026, che hanno visto “litigare” Torino, Milano e Cortina d’Ampezzo (e prevalere le ultime due), ecco riaccendersi il dibattito alla presentazione Leggi tutto…

  • Portfolio
  • Pubblicazioni
  • Contatti
Hestia | Sviluppato da ThemeIsle