In questo periodo di recessione e di crisi, in cui il potere d’acquisto è ridotto al minimo, bisogna fare di necessità virtù e distinguere molto bene ciò di cui abbiamo bisogno da ciò di cui possiamo fare a meno. Con l’occasione pubblico la classificazione dei bisogni stilata da Abrham Maslow, uno strumento utile per capire alcune dinamiche importanti riguardo bisogni, desideri e pulsioni dell’uomo. Cominciamo a marcare la differenza tra bisogni e desideri. Secondo Kotler, il bisogno è una sensazione di mancanza nei confronti di una soddisfazione legata alla condizione umana (simile al bisogno generico). Il desiderio è un mezzo per soddisfare il bisogno (simile a un bisogno derivato). Esso si traduce in domanda se accompagnato dalla volontà d’acquisto.
Il bisogno derivato è la risposta particolare data al bisogno generico ed è, al tempo stesso un oggetto del desiderio. L’automobile, ad esempio, è un bisogno derivato in rapporto al bisogno generico di trasporto.
Non sempre i bisogni coincidono con i desideri. Da un bisogno può nascere un desiderio ma un desiderio difficilmente nasce da un bisogno. Credo che nessuno muoia dal desiderio di pagare l’assicurazione della macchina o le tasse.
Per un’impresa, il raggiungimento degli obiettivi presuppone l’individuazione dei bisogni e dei desideri del mercato, nonché la soddisfazione di questo in modo più efficace rispetto alla concorrenza. Di fatto, però, più che soddisfare i bisogni, il marketing oggi continua a crearne. E in una società evoluta come la nostra è facile che le persone si trovino ad affrontare la necessità di soddisfare bisogni (e desideri) sempre più evoluti ma con sempre meno risorse per farlo.
Abraham Harold Maslow è uno psicologo statunitense (di chiare origini sovietiche) che si è occupato di bisogni e motivazione. Nel 1954 ha pubblicato “Motivazione e Personalità” in cui ha elaborato la teoria della “Piramide dei bisogni”, conosciuta anche come Piramide di Maslow, probabilmente la più conosciuta teoria motivazionale centrata sui bisogni. Si tratta di una scala gerarchica di bisogni fondamentali per l’uomo, che, se soddisfatti pienamente portano a un completo sviluppo dell’essere umano.
Secondo il pensiero di Maslow questi bisogni primari possono essere assimilati in una scala gerarchica a 5 livelli di tipo evolutivo. Sta a significare che la soddisfazione del primo gruppo di bisogni è una condizione necessaria per il formarsi dei bisogni del secondo gruppo, e così via fino al quinto livello.
L’auto realizzazione è lo scopo finale di una persona ma può avverarsi solo se prima vengono soddisfatti i bisogni fisiologici, di salvezza, di appartenenza, di amore e di stima.
Nello specifico ecco i 5 gruppi di bisogni classificati da Maslow elencati in ordine di importanza:
Bisogni Primari
Sono tutte le necessità legate all’istinto di sopravvivenza: respirare, mangiare, bere, dormire, etc, etc.
Bisogni di sicurezza
Sono bisogni importanti per la sopravvivenza, ma non determinanti come quelli primari: tranquillità, protezione, sicurezza, senso di stabilità.
Bisogni psicologici
Sono quelli legati all’ambizione di essere approvati e apprezzati dalla comunità: legami sentimentali, amicizia, famiglia, senso di appartenenza…
Bisogni di stima
Nascono dalla necessità di essere percepiti dalla comunità come persone affidabili e valide. Ne fanno parte l’autostima e il rispetto.
Bisogni di autorealizzazione
L’aspirazione a essere tutto ciò che si desidera essere. Realizzazione che passa per l’utilizzo di tutte le proprie facoltà fisiche e intellettive.

2 commenti

sergio pilla · 5 Maggio 2017 alle 00:34

illogo non deve piacere ma deve rimanere,è storia.Il go proiettato sulla mole del 4 maggio che ricorda il grande Torino non è adatto .

sergio pilla · 5 Maggio 2017 alle 00:38

Hanno sbagliato l’anno scorso hanno sbagliato quest’anno.il logo del Grande torino era ovale che c’entra il logo del 1980

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