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Da domenica 23 settembre è on air il nuovo spot del Buondì Motta (15 e 30 secondi) firmato da Saatchi&Saatchi. Come per i precedenti a tema asteroide, anche questa volta la strategia è andare in antitesi alle altre merendine che mostrano improbabili risvegli in cui siamo tutti felici, pimpanti e carichi di entusiasmo appena messo un piede giù dal letto.
Questo nuovo commercial offre uno splendido e iper realistico spaccato della nostra vita quotidiana, quello del risveglio mattutino. Perché appena alzati (svegliarsi è un’altra cosa) diciamocelo, siamo tutti così, morti di sonno. E vi sfido a sostenere il contrario. Anzi, lo spot ha persino una visione ottimista, perché io quando mi butto giù dal letto non sono in grado nemmeno di formulare una frase di senso compiuto. Ma sono io eh, per carità, non faccio testo. Lo dico perché qualcuno si è immediatamente dissociato dal mio commento  sulla pagina Buondì affrettandosi a dirmi di “pensare per me” o di “cambiare pusher”. Beati loro che si svegliano carichi di energie. Anyway, l’aspetto più divertente, il gimmick creativo, la metafora non è stata colta da tutti. La gente si prende troppo sul serio.

Lo spot si apre con una famiglia di zombie in pigiama che con il tipico incedere dei morti viventi si dirige verso la cucina per fare colazione biascicando i plus di prodotto.
Ma la trovata geniale che evidenzia ancora di più la presa in giro delle pubblicità “educate” è il finale a sorpresa: nessun lieto fine. Niente sorrisi, baci, bacini e bacetti.  Magnifico.

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Ad accompagnare il lancio della nuova campagna un concorso on pack, interamente creato da Caffeina, e il supporto di una serie di attività digital e social sulle pagine Facebook e Instagram del prodotto gestite da MSL Group. E proprio sulla pagina Fb di Buondì (dove è anche visibile lo spot) si sono scatenate le reazioni: tante e contrastanti. Duole constatare che i commenti negativi sono una buona parte. E il problema non è il non condividere lo stile o il concetto, sarebbe già un bel passo avanti. Purtroppo alla base del commento negativo non c’è un’argomentazione ma solo la critica tout court. La gente sembra sprovvista di senso dell’umorismo, non comprende a monte le dinamiche della pubblicità e non ha colto l’intento parodistico. E dire (come dissi a suo tempo per lo spot dell’asteroide) che il target di riferimento della merenda è cresciuto con i film di Mel Brooks, possibile che l’Aereo più pazzo del mondo, Frankenstein Junior, Una pallottola spuntata, Balle Spaziali non vi abbiano insegnato nulla? Fortunatamente c’è anche qualcuno che con un barlume di ironia ha apprezzato.

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Fonte: engage.it


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