Dolci Advertising nasce grazie all’intuizione di Silvio Dolci, persona schietta e collerica, attenta, a volte un po’ rude, ma dotata anche di straordinaria umanità e carisma, capace, nel giro di pochi anni, di dare carattere e prestigio all’agenzia acquisendo budget importanti, anche all’estero.
La Dolci infatti puó vantare un primato che forse pochi addetti ai lavori conoscono: è stata la prima agenzia italiana ad aprire una sede all’estero (Dolci France a Parigi), in virtù di budget acquisiti, come L’Oréal, Simca e Gervais Danone; «… ero quasi invisibile, nella barricata del mio piccolo ufficio, con una scrivania che diventava ad una certa ora, sempre più tarda, un letto, con mobili per – appunto – ufficio che erano pezzi di stand…» scriveva Silvio Dolci nel suo libro Volare sulle campagne.
Da allora la Dolci è sempre cresciuta, stringendo partnership commerciali con svariate agenzie e aprendo sedi in Europa. L’Oréal, Fiat, Lancia, Klebér, Philips, Magneti Marelli, Toyota, BMW, Ceat, sono solo una minima parte dei brand per cui Dolci ha lavorato nel corso della lunga esperienza. Per dare un’idea racconto un piccolo aneddoto. Un giorno Silvio Dolci (in una delle sue bizzarre e divertenti richieste che ogni tanto mi faceva) mi chiese di recuperare tutti i brand per cui l’agenzia aveva lavorato dalla nascita fino a quel momento. Era il 2004. Attenzione, non i nomi ma i marchi! Ne recuperai quasi una novantina, se non ricordo male 94, e qualcuno mi era pure sfuggito. A forza di scavare in vecchi portfolio tra cantina e armadi ero diventato la memoria storica, un topo d’agenzia che mi fece promuovere sul campo realizzatore di presentazioni personale di Silvio. Ne ho realizzata praticamente una per ogni settore merceologico. Ogni tanto mi chiamava e me ne faceva stampare una per i suoi appuntamenti. 
Oggi la Dolci è un’agenzia di medie dimensioni con un’expertise consolidata nel beauty e nei “luxury brand”, lontana dai fasti del periodo d’oro della comunicazione ma pur sempre prestigiosa, con sede nelle due città simbolo della pubblicità italiana: Torino e Milano. A Torino c’è la sede storica, a Milano quella di rappresentanza, quella “figa”. Ho lavorato in Dolci Torino (dopo una breve formazione a Milano) dal 2002 al 2005 seguendo principalmente Auchan, Toyota e il fù Torino Calcio. In quel periodo c’era una sana rivalità tra le due sedi. Alla fine ha preso il sopravvento la sede milanese, in virtù del “peso politico” della direzione creativa e del fatto che la pubblicità “che conta” si faceva Milano. In cuor mio ho sempre pensato che a Torino fossimo piú bravi, di sicuro tecnicamente superiori. Durante la mia esperienza ho conosciuto tante persone e costruito solide amicizie, persone che vedo e sento a distanza di anni e con le quali il feeling non è mai venuto meno. È stato per me un periodo fondamentale, un’esperienza di vita oltre che lavorativa, e per questo sarò sempre grato all’agenzia e alla persona che per prima ha creduto nelle mie capacità (di creativo, ma soprattutto di musicista). 

Categorie: advertising

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.